OSTEOPOROSI - RISCHIO ED ETÀ: I RAGAZZI

I nostri ragazzi si alimentano malissimo, non fanno più attività fisica e non vivono all'aria aperta perché passano tutto il loro tempo libero davanti ai videogiochi e alla tv.
Il risultato è che escono dalle scuole medie non solo tendenzialmente obesi, ma anche con uno scheletro per lo più indebolito, pronti per arrivare a 30 anni con una massa ossea inferiore del 15 per cento rispetto a quella ideale, dunque predisposti all'osteoporosi. E i più a rischio, paradossalmente, sono i maschi.
Sono i risultati di una ricerca condotta nelle scuole da Domenico Maugeri, geriatra e direttore del Centro di prevenzione e cura dell'Osteoporosi presso l'ospedale Cannizzaro di Catania.
Nel corso di un recente controllo su circa 150 ragazzi d'età compresa fra gli 11 e i 14 anni, l'equipe di Maugeri ha verificato una perdita di massa ossea di circa il 2-3 per cento, confrontando i valori ottenuti nel 2008 con quelli ottenuti nel 2003 su ragazzi con le stesse caratteristiche antropometriche.
“L'esito di questo confronto – spiega Maugeri - ci dice che lo scheletro dei nostri figli si sta progressivamente indebolendo, perché a scuola e a casa nessuno insegna loro come ci si alimenta e come si deve vivere per tener lontana l'osteoporosi. Una mala educazione di cui sono responsabili un po' tutti, lo Stato e le famiglie che lasciano i ragazzi indifesi davanti alle seduzioni dei cibi pronti e della civiltà delle immagini. La nostra inchiesta lascia pensare che i giovani di oggi rischiano di arrivare a 30 anni già con un deficit di almeno il 15 per cento della massa ossea ideale e a 60 con un piede nell'osteoporosi”.
Attenzione poi ai disturbi alimentari dell'adolescenza, come l'anoressia. Più femminile che maschile, è una mina non solo per la salute generale. In questo caso l'osteoporosi potrebbe anche essere giovanile.

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