INTERMEZZI DI RICERCA - BIODIVERSITÀ E FARMACI

L'exenatide ottenuto grazie allo studio del Gila Monster è solo l'ultimo esempio di come la flora e, in questo caso specifico, la fauna, possano essere fonte preziosissima per arginare patologie di ogni genere. Ma sono molti altri i principi attivi che nel corso degli anni hanno arricchito la comunità medica di armi terapeutiche più o meno conosciute e utilizzate. Eccone alcuni esempi:

· Chinina antimalarica: viene estratta dalla corteccia di diverse specie della Cinchona, un albero andino.

· Reserpina: utilizzata per la cura dell'ipertensione e delle malattie mentali, è fornita dalle specie asiatiche e africane della Rauwolfia.

· Castanospermina: sperimentalmente offre buone speranze nella lotta contro l'AIDS, è estratta dal castagno australiano di Moreton Bay (Castanospermum australe)

· Tubocurarina: impiegata per rilassare i muscoli dello scheletro nella maggior parte delle procedure chirurgiche, in origine era ottenuta da piante sudamericane: il chondrodendron tomentosum, abuta e curarea

· Ziconotide: è un farmaco analgesico, derivato dalla omega-conotossina della lumaca marinaConus Magus.

· Ciclosporina A: estratta da un fungo, il Tolypocladium inflatum, è in grado di inibire la reazione di difesa del sistema immunitario. Una proprietà molto utile ad esempio per trattare le malattie autoimmuni (in cui la modificazione dei meccanismi di difesa induce il sistema immunitario ad attaccare l'organismo) o per i trapianti di organo, dove il sistema immunitario del ricevente cerca generalmente di rigettare l'organo trapiantato.

· Acido acetil-salicilico (aspirina): in origine la salicina (ribattezzata acido salicilico) fu estratta dalla corteccia del salice bianco (Salix alba).

· Taxolo: estratto dalla corteccia del Tasso, il taxolo è un composto ad oggi usato principalmente in chemioterapia per il trattamento dei tumori.

· Fattore X: è una proteina coagulante del sangue, trovata nel veleno di nove serpenti micidiali (tra cui il taipan e il serpente tigre), può essere utilizzata per fermare le emorragie durante operazioni chirurgiche o in seguito a grave trauma.

· Scalaradiale: metabolita isolato nel 1974, dalla spugna Cacospongia mollior, ha spiccate proprietà antinfiammatorie. Questo composto è commercializzato, in Francia, come antinfiammatorio per uso topico, con la sigla SDL.

· Avarolo: isolato dalla spugna Dysidea avara, l'avarolo è un prodotto che presenta una serie di attività biologiche, tra cui una discreta attività antimicrobica, antivirale e antitumorale ed una buona attività antinfiammatoria. In Germania è stato depositato un brevetto per l'uso dell'avarolo contro la psoriasi ed attualmente è in fase clinica sperimentale.

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