Esistono farmaci, i bifosfonati, che vanno a “tappare” i buchi che si formano nelle ossa. Purtroppo, si tratta di cure da prendere per tutta la vita e a volte, non avendo sintomi gravi, l'osteoporotico o non li prende o li “dimentica”, perdendo così la protezione dal rischio fratture. Per bocca o per iniezione. L'ultimo tipo è ospedaliero: basta un'infusione all'anno. È l'acido zoledronico 5 mg. Con una sola dose annua si sono ridotte del 70 per cento le fratture vertebrali e del 41 per cento quelle del femore. Inoltre, le ri-fratture si sono ridotte del 35 per cento, mentre il rischio di morte negli osteoporotici fratturati e diminuito del 28 per cento.
L'acido zoledronico 5 mg in Italia è rimborsato dal servizio sanitario nazionale, ma con differenze da Regione a Regione. Purtroppo, a differenza degli Stati Uniti e degli altri Paesi dell'Unione europea (dove l'infusione è somministrata a casa o in ambulatorio), in Italia il farmaco è somministrabile solo in ospedale. Un ostacolo per quei pazienti che, non avendo sintomi, saltano volentieri liste d'attesa e somministrazione, e per quei pazienti disabili che comunque devono essere accompagnati in ospedale a fare la terapia. “Spesso i malati segnalano alla nostra associazione la difficoltà di accedere alle terapie innovative – afferma Maria Luisa Bianchi, segretario generale della LIOS – e purtroppo esistono notevoli diversità da Regione a Regione, anche per l'uso dei farmaci più innovativi”.
L'acido zoledronico 5 mg in Italia è rimborsato dal servizio sanitario nazionale, ma con differenze da Regione a Regione. Purtroppo, a differenza degli Stati Uniti e degli altri Paesi dell'Unione europea (dove l'infusione è somministrata a casa o in ambulatorio), in Italia il farmaco è somministrabile solo in ospedale. Un ostacolo per quei pazienti che, non avendo sintomi, saltano volentieri liste d'attesa e somministrazione, e per quei pazienti disabili che comunque devono essere accompagnati in ospedale a fare la terapia. “Spesso i malati segnalano alla nostra associazione la difficoltà di accedere alle terapie innovative – afferma Maria Luisa Bianchi, segretario generale della LIOS – e purtroppo esistono notevoli diversità da Regione a Regione, anche per l'uso dei farmaci più innovativi”.
1 commenti:
La corretta prevenzione?
Ciao, ho trovato questo test, molto interessante, misura il tuo grado di conoscenza sulla prevenzione all'ostoporosi e ti consiglia in caso cosa sbagli e cosa fare! http://goo.gl/v3d0bo
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