INTERMEZZI DI RICERCA - L'ACQUA

Intervista a Giampaolo Salvioli, clinico pediatra dell'Università di Bologna (dal libro Atlante delle Acque Minerali di Mario Pappagallo e Umberto Solimene, lampi di stampa, 2008, ISBN 8848808174)

L’acqua nell’alimentazione di bambini. A che età si comincia?
“In età neonatale il bambino ha già il suo fabbisogno di acqua coperto dal latte materno. Si possono fare delle integrazioni, per esempio in estate quando la temperatura è alta. Dopo i cinque mesi, con l’inizio del divezzamento, si può dare al bambino acqua quando vuole”.

Che ruolo ha l’acqua nell’alimentazione dei bambini?
“Nel corpo del bambino la quantità d’acqua presente è superiore rispetto a quella dell’adulto: in un neonato è pari a circa il 90 per cento del suo peso, una percentuale che diminuisce gradualmente con l’età ma che, nei primi mesi di vita, resta comunque intorno al 75-80 per cento. Ecco perché il turnover di acqua è molto importante nei più piccoli e proporzionale alla quantità già presente nel corpo: un bambino perde facilmente acqua, dunque ha maggiore necessità di assumerne”.

Da che dipende questa facilità a perdere acqua?
“La disidratazione è uno dei grossi rischi dell’età infantile: consideriamo che un neonato può perdere anche alcuni etti nel giro di uno o due giorni per una semplice diarrea”.

Quali sono i pericoli maggiori di un’insufficiente assunzione di liquidi?
“La disidratazione, appunto, e le convulsioni. La mancanza d’acqua può avere conseguenze anche drammatiche nei neonati”.

Come ci si accorge quando un neonato è in deficit di acqua?
“Se ha la febbre alta, per esempio, o se ha disturbi enterici. In questo caso, le mamme devono dare da bere poco e spesso. Quando il bambino cresce, diventa in grado di chieder lui stesso quando ha bisogno di bere. È bene soddisfare sempre la sue richiesta e tenere con sé sempre una buona scorta d’acqua nella stagione calda, per esempio se si fa un viaggio lungo in macchina”.

Meglio dare acqua del rubinetto o in bottiglia?
“è una questione che ritorna sempre: diciamo che vanno bene entrambe. Dal punto di vista igienico l’acqua del rubinetto è valida, a volte può avere un sapore particolare se è molto ricca di sali, ma non per questo è dannosa. Per quanto riguarda l’acqua in bottiglia, l’importante è che non sia gassata”.

Acque oligominerali: possono essere dannose in crescita perché non garantiscono il giusto apporto di alcuni elementi?
“Che l’acqua sia oligominerale non è rilevante. Certo, è anche bene variare: alcuni elementi, primo fra tutti il calcio, sono sempre benvenuti in crescita”.

Altri accorgimenti da rispettare?
“Evitare di zuccherare l’acqua che si dà ai bambini, come fanno tante mamme e nonne. E se si vogliono dare tisane scegliere quelle preparate apposta per i bambini, in cui gli zuccheri e gli altri elementi sono in quantità bilanciate”.


E nel caso di neonati che devono essere alimentati con latte artificiale, acqua di rubinetto o minerale per preparare un «sano» biberon?
“Per preparare il latte in polvere è meglio usare acqua minerale: in questo caso l’acqua deve essere assolutamente senza germi, possiamo anche utilizzare acqua del rubinetto prima però è necessario bollirla”.

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