- Tra i Patriarchi biblici Abramo visse 175 anni, Giona 180, Giacobbe 147, Ismaele 137, Sara 127 e Giuseppe 100. Mosè visse 120 anni, Giosuè 110 ed Elisa oltre 100. Il più longevo fu però Matusalemme, che visse fino all'età di 969 anni, seguito dal figlio Lamec, che visse 777 anni.
- Tra i Greci si dice che Epimenide di Creta sia vissuto 157 anni, Georghios di Mitilene 108, Isocrate 98, Zenro, fondatore degli Stoici, pressochè 100 anni.
- Come narra Plinio, tra i Romani, Valerio Corvino superò i 100 anni e così pure Oribilio. Tautia, moglie di Cinna, visse 103 anni; Luceia, un'attrice, si esibiva ancora all'età di 100 anni e morì a 112 anni. Galeria Copiola, anch'essa attrice e danzatrice, si esibì più volte dopo i 90 anni alla corte di Pompeo e di Cesare Augusto. Durante il regno di Vespasiano (è sempre Plinio a riferirlo, basandosi sui censimenti dell'epoca), in Italia, tra gli Appennini e il Po, 54 persone avevano superato i 100 anni, 57 i 110, 2 i 125, 8 i 130 e 3 i 140 anni.
- Non mancano citazioni di ultracentenari anche presso altre culture. Attila, capo degli Unni, sarebbe morto nel 500 d.C., all'età di 121 anni, il giorno successivo alle nozze con una giovane principessa.
- La morte di Thomas Parr, all'età di 152 anni, fu considerata prematura dal famoso medico e fisiologo William Harvey, scopritore della circolazione del sangue. Infatti, all'autopsia, i suoi organi erano in condizioni così buone da supporre che egli sarebbe vissuto altri anni ancora, se non fosse passato dalla dieta semplice e dalla vita attiva di contadino alle abitudini molli ed alla dieta smodata della Corte di Inghilterra. Parr, infatti, nel corso della sua vita, vide passare il regno di ben cinque sovrani e la sua fama di ultralongevo lo portò alla ribalta delle cronache del tempo ed alla accoglienza presso la Corte reale. Ebbe numerosa discendenza : suo figlio visse 113 anni, due suoi nipoti 127 anni ed un terzo nipote 109 anni; il bisnipote visse 124 anni.
- Luigi Cornaro, nobile veneto, condusse da giovane vita dissoluta ed intemperante, per cui, dopo i 30 anni, si sarebbe detto che non aveva molte probabilità di vivere a lungo. Egli decise, pertanto, di mutare drasticamente il suo stile di vita, adottando rigide misure igieniche ed alimentari. Si cominciò a nutrire ogni giorno con 12 once di cibo e 20 once di vino. All'età di 70 anni, a seguito del ribaltamento della carrozza su cui viaggiava, si ruppe un braccio ed una gamba, ma si riprese completamente. All'età di 83 anni scrisse il trattato "Sulla vita sobria", in cui rese conto della sua esperienza e suggerì alcune regole per raggiungere la vecchiaia nella pienezza delle facoltà fisiche e mentali. In un brano di questo libro, che fu aggiornato negli anni successivi, così scriveva: "...sono così agile che posso ancora cavalcare e salire ripide scale e pendii senza fatica. Sono di buon umore e non sono stanco della vita. Mi accompagno ad uomini di ingegno, che eccellono nella conoscenza e nella virtù. Quando non posso godere della loro compagnia, mi do alla lettura di qualche libro ed alla scrittura. Dormo bene ed i miei sogni sono piacevoli e rilassanti. Io credo che la maggior parte degli uomini, se non fossero schiavi dei loro sensi, delle passioni, dell'avarizia e dell'ignoranza, potrebbero godere di una vita lunga e felice, all'insegna della moderazione e della prudenza." Luigi Cornaro mantenne sempre buona salute e morì nel 1566, all'età di 104 anni.
- Van Oven, nel suo trattato "On the decline of life: an attempt to investigate the causes of longevity", pubblicato a Londra nel 1853, enumerava 1519 persone morte ad età compresa tra 100 e 110 anni, 331 morte tra 110 e 120 anni, 99 morte tra 120 e 130 anni, 37 tra 130 e 140 anni, 11 tra 140 e 150 e 17 oltre i 150 anni.
Lo stesso Autore riconosce che la accuratezza di queste età non può essere provata con sicurezza, malgrado lo scrupolo con cui il suo studio era stato condotto.
- Tra i Greci si dice che Epimenide di Creta sia vissuto 157 anni, Georghios di Mitilene 108, Isocrate 98, Zenro, fondatore degli Stoici, pressochè 100 anni.
- Come narra Plinio, tra i Romani, Valerio Corvino superò i 100 anni e così pure Oribilio. Tautia, moglie di Cinna, visse 103 anni; Luceia, un'attrice, si esibiva ancora all'età di 100 anni e morì a 112 anni. Galeria Copiola, anch'essa attrice e danzatrice, si esibì più volte dopo i 90 anni alla corte di Pompeo e di Cesare Augusto. Durante il regno di Vespasiano (è sempre Plinio a riferirlo, basandosi sui censimenti dell'epoca), in Italia, tra gli Appennini e il Po, 54 persone avevano superato i 100 anni, 57 i 110, 2 i 125, 8 i 130 e 3 i 140 anni.
- Non mancano citazioni di ultracentenari anche presso altre culture. Attila, capo degli Unni, sarebbe morto nel 500 d.C., all'età di 121 anni, il giorno successivo alle nozze con una giovane principessa.
- La morte di Thomas Parr, all'età di 152 anni, fu considerata prematura dal famoso medico e fisiologo William Harvey, scopritore della circolazione del sangue. Infatti, all'autopsia, i suoi organi erano in condizioni così buone da supporre che egli sarebbe vissuto altri anni ancora, se non fosse passato dalla dieta semplice e dalla vita attiva di contadino alle abitudini molli ed alla dieta smodata della Corte di Inghilterra. Parr, infatti, nel corso della sua vita, vide passare il regno di ben cinque sovrani e la sua fama di ultralongevo lo portò alla ribalta delle cronache del tempo ed alla accoglienza presso la Corte reale. Ebbe numerosa discendenza : suo figlio visse 113 anni, due suoi nipoti 127 anni ed un terzo nipote 109 anni; il bisnipote visse 124 anni.
- Luigi Cornaro, nobile veneto, condusse da giovane vita dissoluta ed intemperante, per cui, dopo i 30 anni, si sarebbe detto che non aveva molte probabilità di vivere a lungo. Egli decise, pertanto, di mutare drasticamente il suo stile di vita, adottando rigide misure igieniche ed alimentari. Si cominciò a nutrire ogni giorno con 12 once di cibo e 20 once di vino. All'età di 70 anni, a seguito del ribaltamento della carrozza su cui viaggiava, si ruppe un braccio ed una gamba, ma si riprese completamente. All'età di 83 anni scrisse il trattato "Sulla vita sobria", in cui rese conto della sua esperienza e suggerì alcune regole per raggiungere la vecchiaia nella pienezza delle facoltà fisiche e mentali. In un brano di questo libro, che fu aggiornato negli anni successivi, così scriveva: "...sono così agile che posso ancora cavalcare e salire ripide scale e pendii senza fatica. Sono di buon umore e non sono stanco della vita. Mi accompagno ad uomini di ingegno, che eccellono nella conoscenza e nella virtù. Quando non posso godere della loro compagnia, mi do alla lettura di qualche libro ed alla scrittura. Dormo bene ed i miei sogni sono piacevoli e rilassanti. Io credo che la maggior parte degli uomini, se non fossero schiavi dei loro sensi, delle passioni, dell'avarizia e dell'ignoranza, potrebbero godere di una vita lunga e felice, all'insegna della moderazione e della prudenza." Luigi Cornaro mantenne sempre buona salute e morì nel 1566, all'età di 104 anni.
- Van Oven, nel suo trattato "On the decline of life: an attempt to investigate the causes of longevity", pubblicato a Londra nel 1853, enumerava 1519 persone morte ad età compresa tra 100 e 110 anni, 331 morte tra 110 e 120 anni, 99 morte tra 120 e 130 anni, 37 tra 130 e 140 anni, 11 tra 140 e 150 e 17 oltre i 150 anni.
Lo stesso Autore riconosce che la accuratezza di queste età non può essere provata con sicurezza, malgrado lo scrupolo con cui il suo studio era stato condotto.
1 commenti:
yes, this is all true. Abbiamo the ability to live much longer and in great health. If we keep our original cells generating more and more life. We can rejuvenate all of the cells in our body through conscious meditation and cleansing. By sharing our energetic with positive energetic in the universe, we can create these bodily vessels of energy on a daily basis and rejuvenate.
tHE IMMORTALS IN ANCIENT TIMES knew the secrets. We are rediscovering the methods through sacred geometry.
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